AREZZO – “Corri anche tu la carriera vincente, diventa donatore e farai centro”. Lo slogan, in piena atmosfera giostresca, accompagna la “Settimana della donazione del sangue”, che ad Arezzo vede la sinergia tra Asl Toscana sud est, quartieri, Istituzione Giostra e Avis.
L’iniziativa rientra in una programmazione che si basa sul concetto di “salute patrimonio di tutti”. La promozione della salute deve passare dal coinvolgimento del territorio e delle realtà più forti, come in questo caso i quartieri. La Giostra del Saracino non è solo un evento imperdibile per gli aretini, ma anche un’opportunità sociale e di aggregazione e come tale i quartieri vivono tutto l’anno
L’iniziativa, aperta a tutti, prende il via oggi e va avanti fino a sabato 10 giugno con i quartieristi che potranno recarsi al Centro trasfusionale del San Donato per un gesto di grande generosità.
“Ritengo questa iniziativa molto importante per la sua valenza sociale che rimarca quale funzione possa assolvere oggi il mondo della Giostra e dei quartieri, con tutta la gioventù che vi gravita attorno – ha dichiarato Franco Scortecci, presidente dell’Istituzione Giostra – I nostri quartieristi sono un patrimonio ed è importante perseguire iniziative che si traducano in opportunità per tutta la collettività. La settimana del donatore è un primo passo per condividere con la Asl e l’Avis tanti progetti che vedano protagonisti i nostri giovani ma non solo”.
“In Italia – ha dichiarato Pier Luigi Liumbruno, direttore del Centro trasfusionale di Arezzo – il sistema sangue ‘tiene’, ma inizia a dare qualche segnale di logoramento, a partire da un calo dei donatori fisiologico per l’invecchiamento della popolazione, E’ necessario quindi un rilancio delle donazioni soprattutto fra i giovani e questo è l’obiettivo dell’iniziativa che presentiamo oggi. Secondo i numeri elaborati dal Centro Nazionale Sangue, nel 2016 sono stati registrati circa un milione e 688mila donatori, una cifra in calo di 40 mila unità rispetto all’anno precedente e che è anche la più bassa dal 2011. Anche le donazioni di plasma, necessarie anche per la produzione di farmaci utilizzati per molte terapie salvavita, sono in calo di circa il 5. A fronte del calo dalla parte della donazione, si registra invece un aumento del numero di pazienti trasfusi, circa 660mila nel 2016 (+3,7%). Ricordo che entriamo in un periodo difficile, perché d’estate fisiologicamente le donazioni calano ma i bisogni restano inalterati. Il nostro invito agli aretini è di diventare donatori e dare il proprio contributo”.
“Voglio congratularmi per questa iniziativa che spontaneamente parte dai quartieristi della nostra Giostra – ha detto Adelmo Agnolucci, presidente Avis Zonale Arezzo e della Toscana – Mai come ora, risultano importanti questi tipi di messaggi. Insieme si può contribuire e fare qualcosa per chi necessita del nostro aiuto e questo è molto incoraggiante. Spero di poter annoverare molti di voi, nella grande famiglia “Avisina”. Come aretino e come presidente della più grande associazione di donatori sia in Toscana che in Italia, non posso che essere orgoglioso e dirvi grazie. Queste iniziative sono vincenti, perché sanno coinvolgere e parlare a tutti. La solidarietà legata al dono, visto come gesto anonimo, gratuito, periodico e volontario. E’ così che si ottengono sangue e plasma, farmaci necessari ed insostituibili, definiti appunto salvavita”.
Come diventare donatori
Tutti coloro che desiderano diventare donatori di sangue e quindi vogliono donare per la prima volta, dovranno prenotarsi rivolgendosi ad una associazione oppure telefonando al centro trasfusionale (Arezzo: 0575 255283; Montevarchi: 055 9106612; Bibbiena: 0575 568257; Cortona: 0575 639283; Sansepolcro: 0575 741414). In ogni caso, l’aspirante donatore riceverà due appuntamenti. Al primo appuntamento saranno eseguiti: visita medica, prelievo per esami di laboratorio, richiesta per ECG. Al secondo appuntamento si eseguirà donazione in caso di idoneità, oppure si comunicheranno i motivi della non idoneità con i consigli medici del caso. E’ obbligatorio per tutti presentarsi con tessera sanitaria/codice fiscale.
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