“Un altro anno è trascorso e, passeggiando nelle nostre strade, si rivedono i colori, si ascoltano parole già dette che ogni volta hanno il sapore della novità e, come per magia, riemergiamo nell’atmosfera della Giostra del Saracino. Magica Giostra che permette a noi tutti, con tenerezza e amore, di ritrovare la nostra compattezza e identità cittadina. Il Saracino sa fare su Arezzo un miracolo unico: le fa riscoprire le sue radici e le esalta”.
Parole dell’ingegnere Luigi Lucherini, ex sindaco di Arezzo scomparso nella notte all’età di 92 anni, che raccontano perfettamente il suo amore per la città e le sue tradizioni e la passione con cui ha profuso il proprio impegno civico come primo cittadino e come presidente dell’Istituzione Giostra del Saracino dal suo insediamento fino al 2005. Presenza, partecipazione, attenzione ad ogni dettaglio, dedizione nel trovare pronte soluzioni ad ogni problema, all’ingegnere Lucherini si deve, tra le altre cose, l’illuminotecnica di Piazza Grande usata ancora oggi, la decisione, insieme ai rettori dell’epoca, di correre l’edizione della Giostra di giugno in notturna, la revisione dei procedimenti di misurazione, il tentativo di veder corrrere la Giostra del Saracino nella Grand Place di Bruxelles, suo cruccio non esserci riuscito ma che fa capire quanto per lui niente fosse impossibile da realizzare.
Appassionato di Giostra al di là del suo impegno civico, ha sempre continuato a partecipare agli eventi della Giostra del Saracino, non ultima la sua presenza alla serata in memoria di Faliero Papini organizzata a giugno dal quartiere di Porta Sant’Andrea.
Alla famiglia dell’ingegnere Lucherini le più sentite condoglianza da parte di tutto il mondo della Giostra.
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