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“Sant’Andrea Apostolo o Sant’Andrea Guasconi?”. Giovedì 1 dicembre conferenza al quartiere biancoverde

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La Chiesa di Sant’Andrea, i cui resti si trovano ancora in Piaggia San Lorenzo e che dava il nome alla Porta e al Quartiere medievale della città, era intitolata sant’Andrea Guasconi o sant’Andrea Aretino, come per secoli si è creduto oppure all’apostolo Andrea, fratello di san Pietro?

L’argomento sarà l’oggetto di una conferenza dal titolo “Appunti per la storia del Quartiere di Porta Sant’Andrea: l’intitolazione e lo stemma”, che si terrà giovedì 1 dicembre alle ore 21.15 nella Sala d’Armi del Quartiere biancoverde in via Delle Gagliarde 2, ad Arezzo, nell’ambito della tradizionale “Festa del Patrono”.

La questione dello stemma di Porta Sant’Andrea emerse negli anni ’80 nel momento che la Giostra del Saracino istituì una commissione per la verifica storica di numerosi aspetti della Giostra stessa. Le conclusioni di allora stabilirono che nel XVI secolo la chiesa era intitolata ad un martire aretino sant’Andrea Guasconi; tuttavia recenti ricerche affermano il contrario ovvero l’intitolazione all’apostolo Andrea, la cui croce decussata è l’emblema dell’attuale Quartiere della Giostra, stemma ideato nel 1932 – come gli altri tre – dalla Brigata degli Amici dei Monumenti. È dimostrato che, in realtà, il Guasconi è un personaggio secondario di una ‘Passio’ tardiva e del suo culto non si hanno tracce in Arezzo fino al XVI secolo.

Relatori della conferenza saranno il dottor Luca Berti e il professor Pierluigi Licciardello, della Società Storica Aretina; moderatore il rettore vicario biancoverde Gianni Sarrini. Durante la serata saranno proiettate alcune immagini di ciò che resta, attualmente, dell’antica Chiesa di piaggia san Lorenzo.

 “La ricerca storica è in continuo progredire – afferma il rettore di Porta Sant’Andrea Maurizio Carboni – e i recenti studi dimostrano, in maniera a nostro parere inequivocabile, che l’antica Porta ed il Quartiere medievale cui essa dava il nome erano intitolati a Sant’Andrea apostolo. Quindi lo stemma adottato nel 1932 era quello giusto. Viene così a sanarsi quella che, dagli anni ’80, abbiamo ritenuto un’incongruenza nello stemma del Quartiere e che invece rappresenta correttamente l’antica intitolazione della Chiesa.”

Luca Berti (1950) è stato uno stretto collaboratore del sindaco Ducci, ha ricostituito l’Archivio storico del Comune di Arezzo. Attualmente è presidente della Società storica aretina (della quale fu promotore) e ne dirige il periodico “Notizie di Storia” dalla fondazione. Ha indirizzato la sua attività di ricerca verso la storia aretina e toscana in epoca tardo-medioevale e moderna. È il consulente storico della Giostra del Saracino ed ha contribuito ad approfondire la storia e la natura del torneo cavalleresco attraverso i secoli.

Pierluigi Licciardello (1974) è insegnante di materie letterarie al Liceo Classico di Arezzo e attualmente lavora come ricercatore in Letteratura Latina Medievale all’Università di Bologna. E’ socio fondatore della Società Storica Aretina. Ha dedicato numerosi studi alla storia medievale di Arezzo. Ricordiamo i suoi libri sulle vite dei santi di Arezzo nel medioevo.

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