Dopo oltre due anni di lavoro è pronto ad aprire le sue porte, dopo l’imponente progetto di implementazione e digitalizzazione, il nuovo percorso espositivo “I Colori della Giostra”.
Domani, giovedì, 6 agosto ore 18.00, taglio del nastro per la struttura posta a piano terra di Palazzo Comunale che per l’occasione resterà aperta fino alle 21.00 con la possibilità di fare brevi visite guidate tra le stanze che ospitano la rappresentazione fisica e digitale della Giostra del Saracino (stanti le misure anti Covid gli accessi saranno contingentanti e limitati a gruppi di 14 persone per volta con utilizzo di dispositivi di protezione individuale).
L’invito per la cittadinanza è quello di tornare nei giorni successivi per godere appieno di tutto ciò che il percorso espositivo può offrire tra costumi storici, proiezioni comandate, pannelli touch screen che raccolgono un vero e proprio archivio storico digitale, esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata e tante sorprese tutte da scoprire. Da venerdì 7 a domenica 9 agosto, infatti, tutti i residenti nel comune di Arezzo potranno accedere al percorso espositivo gratuitamente.
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Biglietti: intero € 5,00 / ridotto € 3,00 per i residenti nel comune di Arezzo (ingresso a pagamento da lunedì 10 agosto, gratuito fino a domenica 9), under 16 e over 65 / ingresso gratuito fino a 10 anni.
Mediante nuove tecnologie digitali ed interattive come proiezioni comandate da pannelli touch screen, esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata e attraverso prove fisiche come la prova di sollevamento della lancia da gara, il percorso dedicato al Saracino si arricchisce facendo vivere la manifestazione tutto l’anno ad un pubblico molto più vasto. Un viaggio interattivo in cui abiti, ruoli e personaggi prendono vita trasportando il visitatore in una dimensione che ferma il tempo attraverso una narrazione multiforme.
Entrando nel percorso espositivo, il visitatore viene introdotto alla Giostra del Saracino da un video proiettato su superfice intera che ne racconta in pochi frame i momenti salienti per poi proseguire nella navigazione tra immagini e testi attraverso touch screen che svelano tutti i segreti della manifestazione. A prendere la parola e accompagnare poi il visitatore lungo il percorso espositivo sono i costumi storici dei protagonisti esposti in tre stanze e accompagnati da totem touch screen nei quali è possibile trovare una guida completa ai simboli della Giostra e agli abiti indossati da ogni singolo figurante. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata e di appositi marker posizionati su ogni costume, scansionabili tramite QR Code da smartphone, gli abiti storici potranno prendere forma e animarsi nei luoghi della Giostra del Saracino.
Una testa di Buratto del ‘600 già conservata presso l’Archivio storico comunale nel 1931, anno di ripresa del torneo cavalleresco, introduce poi alla punta di diamante del percorso espositivo: la sala immersiva allestita con proiezioni a 270 gradi in videomapping in grado di avvolgere il visitatore nelle vive ambientazioni della Giostra tanto da sentirsi al centro della scena.
L’ultima sala espositiva, prima del bookshop/biglietteria, è invece dedicata alla Lancia d’oro con un’opera d’arte realizzata ad hoc per il museo dal Maestro intagliatore Francesco Conti, che dagli anni ’70 realizza i trofei della Giostra e che sarà messa in palio nel 2031 per il centenario della ripresa della manifestazione. La stanza è corredata da un ultimo touch screen con le schede e le immagini di tutti i trofei dagli anni ’80 ad oggi. Qui trovano posto l’albo d’oro dipinto a mano dall’aretino Claudio Milesi e una sezione “game” che permette la prova di sollevamento di una lancia da gara e, attraverso una simulazione in un visore di realtà virtuale, della carriera del giostratore sulla lizza contro il Buratto (il visore ottico, vista la brevità delle visite e l’afflusso di pubblico non sarà disponibile per la prova, domani, durante l’inaugurazione).
Infine il bookshop nel quale il visitatore potrà trovare numerosi simboli della Giostra del Saracino e una linea artigianale con pezzi unici realizzati da quattro artigiani aretini con riproduzioni in piombo di tutti i personaggi della Giostra, quadri multimaterici, ceramiche, mini lance in legno e altri oggetti da collezione realizzati di raccordo tra l’assessorato alla Giostra del Saracino e la Fondazione Arezzo Intour che gestirà la biglietteria del museo.
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