Due abiti storici della Giostra del Saracino risalenti al 1954 e utilizzati dal Quartiere di Porta del Foro saranno esposti fino al 31 ottobre prossimo alla Casa Museo di Ivan Bruschi nell’ambito della mostra “Una Chimera del Novecento – Il Leone di Monterosso di Arturo Martini” inaugurata la scorsa settimana e incentrata sul celebre bronzo dell’artista chiaramente ispirato al grande precedente etrusco, al quale lo accomuna anche il materiale.
Il capolavoro di Martini è posto al centro di un percorso documentario che vuole riportare attenzione sul valore simbolico che nel corso del Novecento ha avuto la Chimera etrusca, e non solo per Arezzo. E proprio per valorizzare questo aspetto gli organizzatori della mostra hanno voluto inserire all’interno del percorso espositivo i due abiti realizzati negli anni ’50 da Vittorio Nino Novarese per la Giostra del Saracino, i quali sono stati utilizzati fino alle edizioni del 1992.
Si tratta di un vestito da giostratore e un vestito da vessillifero che recano sul pettorale l’emblema della Chimera, simbolo del quartiere di Porta del Foro. I due abiti sono affiancati da una splendida fotografia del Foto Club La Chimera raffigurante gli armati in Piazza Grande e risalente al 1931-1935. Gli abiti e la foto che fanno parte della mostra resteranno esposti a Casa Bruschi insieme al Leone di Monterosso di Arturo Martini fino al prossimo 31 ottobre. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
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