Percorso museale
A piano terra di Palazzo Comunale, in piazza Libertà 1, è presente dl 2016 il percorso espositivo “I Colori della Giostra”. Il progetto, idea del Vicesindaco con delega alla Giostra del Saracino del Comune di Arezzo Gianfrancesco Gamurrini in collaborazione con l’Istituzione Giostra del Saracino, è nato con lo scopo di mostrare il patrimonio costumistico del torneamento con l’esposizione di 13 costumi scelti che sono stati oggetto di un’importante opera di restauro realizzata grazie alla collaborazione con il Liceo Artistico Piero della Francesca e l’Associazione Culturale “La Staffetta”.
Il 6 agosto 2020, dopo un profondo progetto di implementazione e digitalizzazione, il percorso museale è stato inaugurato nella sua nuova veste immersiva: un viaggio interattivo alla scoperta della Giostra del Saracino in cui abiti, ruoli e personaggi prendono vita trasportando il visitatore in una dimensione che ferma il tempo, un percorso emozionale dove tradizioni, rituali, figuranti, costumi storici si raccontano in modo coinvolgente ed esperienziale trasmettendo i valori della manifestazione attraverso una narrazione multiforme.
Entrando nel percorso espositivo, il visitatore viene introdotto alla Giostra del Saracino da un video proiettato su superfice intera che ne racconta in pochi frame i momenti salienti per poi proseguire nella navigazione tra immagini e testi attraverso touch screen che svelano tutti i segreti della manifestazione. A prendere la parola e accompagnare poi il visitatore lungo il percorso espositivo sono i costumi storici dei protagonisti restaurati da Laura Folli dell’Associazione La Staffetta esposti in tre stanze e accompagnati da totem touch screen nei quali è possibile trovare una guida completa ai simboli della Giostra e agli abiti indossati da ogni singolo figurante in un excursus che parte dai primi costumi di Luigi Sapelli (detto il Caramba) per arrivare agli attuali in uso dagli anni ’90 passando per quelli realizzati da Nino Vittorio Novarese nel 1956 e utilizzati fino al 1992. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata e di appositi marker posizionati su ogni costume, scansionabili tramite QR Code da smartphone, gli abiti storici prendono forma animandosi nei luoghi della Giostra del Saracino.
Una testa di Buratto del ‘600 già conservata presso l’Archivio storico comunale nel 1931, anno di ripresa del torneo cavalleresco, introduce poi alla punta di diamante del percorso espositivo: la sala immersiva allestita con proiezioni a 270 gradi in videomapping in grado di avvolgere il visitatore nelle vive ambientazioni della Giostra tanto da sentirsi al centro della scena. Un’esperienza fuori dal comune resa possibile grazie ai contenuti speciali realizzati in occasione della 139esima edizione della Giostra del Saracino a settembre 2019 da Carraro Lab Innovation Design, eccellenza italiana nel campo della cultura digitale. Una tecnologia che permette al visitatore di “immergersi” dentro al Saracino, durante il corteo storico, nelle cerimonie giostresche, nella vita di quartiere, nelle esibizioni di Musici e Sbandieratori, nell’ingresso in Piazza Grande e nella Giostra stessa.
L’ultima sala espositiva, prima del bookshop/biglietteria, è invece dedicata alla Lancia d’oro con un’opera d’arte realizzata ad hoc per il museo dal Maestro intagliatore Francesco Conti, che dagli anni ’70 realizza i trofei della Giostra e che sarà messa in palio nel 2031 per il centenario della ripresa della manifestazione. La stanza è corredata da un ultimo touch screen con le schede e le immagini di tutti i trofei dagli anni ’80 ad oggi. Qui trovano posto l’albo d’oro dipinto a mano dall’aretino Claudio Milesi e una sezione “game” che permette la prova di sollevamento di una lancia da gara e, attraverso una simulazione in un visore di realtà virtuale, della carriera del giostratore sulla lizza contro il Buratto. Il visitatore sale in sella, indossa il visore, imbraccia la lancia e vive in prima persona a 360 gradi l’esperienza virtuale della giostra.
Infine il bookshop nel quale sono presenti numerosi gadgets dedicati alla Giostra del Saracino quali magneti, agende, lapis a forma di lancia, tamburini e tanti simboli della manifestazione oltre ad una linea artigianale con pezzi unici realizzati da quattro artigiani aretini con riproduzioni in piombo di tutti i personaggi della Giostra, quadri multimaterici, ceramiche, mini lance in legno e altri oggetti da collezione realizzati di raccordo tra l’assessorato alla Giostra del Saracino e la Fondazione Arezzo Intour, gestore della biglietteria del museo.
L’opera ha ottenuto per tre anni consecutivi 2019, 2020 e 2021 il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso il bando del Fondo Nazionale per la Rievocazione Storica.
Il percorso è l’occasione per conoscere e vedere da vicino gli oggetti che hanno fatto e fanno la storia della Giostra e quindi della città di Arezzo, invitando il visitatore anche ad approfondire la conoscenza del Saracino attraverso un itinerario che potrà condurlo nelle sedi storiche dei quattro Quartieri, veri e propri musei ubicati in suggestivi palazzi e luoghi storici unici nel loro genere, nonché nelle sedi del Gruppo Musici, dell’Associazione Sbandieratori e dell’Associazione Signa Arretii.
Ingresso € 5,00 | Ridotto € 3,00 (residenti in provincia di Arezzo, under 16, over 65)
Ingresso gratuito fino a 10 anni
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 (ultimo ingresso ore 12.30) e dalle 13.30 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)